L’amministrazione comunale ha prodotto un dossier di migliaia di pagine con tutte le attività» antimafia

Sviluppi nel caso Bari. La commissione d’accesso nominata dal ministero dell’Interno, che dovrà «verificare la presunta esistenza di infiltrazioni mafiose ed eventualmente sciogliere il consiglio comunale di Bari, ha iniziato ufficialmente il suo lavoro». «Lʼamministrazione comunale ha prodotto un dossier di migliaia di pagine con tutte le attività» antimafia del Comune guidato dal sindaco Antonio Decaro. Che, nei giorni scorsi, aveva parlato addirittura di un «golpe», di «un atto di guerra nei confronti della città di Bari», che il prossimo 8 e 9 giugno è chiamata al rinnovo del consiglio comunale e all’elezione del sindaco – le elezioni potrebbero slittare di 18 mesi, se si dovesse arrivare alla nomina di un commissario – (un’esagerazione, secondo il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto). La commissione potrà «chiedere altra documentazione e fare audizioni». Proprio ieri sul caso è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: «Su Bari nessun utilizzo politico dell’ispezione, le accuse a Piantedosi sono vergognose», ha detto il premier. Il Viminale ha ritenuto inevitabile e necessaria un’ispezione, dopo l’arresto di 130 persone in un’inchiesta della Direzione distrettuale anti-mafia barese che ha svelato un presunto intreccio mafia-politica con scambio di voto alle Comunali del 2019.