Un anniversario all’insegna di un pilastro della nostra visione sindacale: la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese
di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Quest’anno le celebrazioni per la ricorrenza della fondazione del nostro sindacato, prima Cisnal, ora Ugl, avvenuta nel 1950, si fondono con le attività del tour nazionale #lavoroèpartecipazione, che oggi conclude il suo percorso iniziato il 4 marzo e che ha attraversato tutta la Penisola per parlare di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese e delle proposte Ugl su questo tema. Oggi la giornata conclusiva, a Milano, con un dibattito assieme a Francesco Carlesi, Presidente dell’Istituto “Stato e Partecipazione”, Maurizio Castro, Direttore Scientifico Master Cuoa Strategia d’impresa, Luca Gallesi, Dottore di Ricerca in Legge e Scienze Umane e Giovanni Scansani, Corporate Welfare Advisor e Docente a contratto dell’Università Cattolica di Milano, il tutto moderato dal giornalista Luca Lezzi. Una scelta, quella di parlare di partecipazione nel 74esimo anniversario dell’Ugl, in questo specifico momento storico del nostro Paese nel quale l’attuazione dell’Articolo 46 della Costituzione sembra finalmente vicina, per guardare allo stesso tempo alle nostre radici ed al futuro. Da un lato, quindi, ricordare con orgoglio le origini del nostro Sindacato, che fin dalla propria fondazione ha inserito il tema della partecipazione e della cogestione tra i punti fermi alla base della propria azione, dall’altro approfondire un tema più attuale che mai nel contesto economico e sociale contemporaneo. Lo diciamo spesso: la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, una visione di collaborazione, reciproca responsabilità e pari dignità fra le forze produttive del Paese, nell’attuale mondo globalizzato e digitalizzato è una tipologia di relazioni industriali particolarmente utile ed efficace, sia dal punto di vista economico che sociale. La partecipazione genera, infatti, una migliore produttività da parte della forza lavoro, che percepisce l’impresa come cosa propria. Inoltre, per sua stessa natura, disinnesca pericoli come quello della precarizzazione del lavoro e della sotto-occupazione, contribuendo, invece alla crescita dei salari e del welfare aziendale. Infine, lega l’impresa al territorio ed impedisce le delocalizzazioni basate sul dumping sociale, che provocano disoccupazione e determinano la perdita del know how e delle tradizioni industriali italiane, evitando, quindi, la progressiva deindustrializzazione del Paese. Dal punto di vista sociale la partecipazione crea una comunità più coesa, riducendo le contrapposizioni e rimarginando le diseguaglianze. Un’idea antica nella quale il nostro sindacato è orgoglioso di aver sempre creduto, ma anche una visione proiettata nel presente e verso il futuro.

Pagine Libere
In occasione dell’evento odierno l’Ugl presenta anche il quarto numero della rivista “Pagine Libere”, un numero monografico dal titolo “Dibattito sulla Partecipazione” interamente dedicato al tema, con gli importanti contributi di Adonia, Bozzi Sentieri, Carlesi, Carrieri, Castro, Faraci, Foti, Gasparri, Grandi, Guarente, Ichino intervistato da Fichera, Joime, Lezzi, Marenghi, Molinari, Federico e Nazzareno Mollicone, Mosa, Passera, Pedrizzi, Pero, Rivabella, Sacconi, Sbarra, Sottile, Triggiani e Vitale.