Ucraina-Russia e la mossa diplomatica della Cina. Purché riconosciuta in ugual misura dalle due parti coinvolte nel conflitto

Mentre in queste ore più di 1 milione di cittadini in tutta l’Ucraina sono rimasti senza corrente, 5 persone rimaste uccise nella notte nel bombardamento su sette regioni ucraine e il bilancio dell’attacco missilistico su Zaporizhzhia è salito a tre persone uccise, la Cina ha proposto l’organizzazione di una conferenza di pace sull’Ucraina, che potrebbe svolgersi in Svizzera, purché sia riconosciuta in ugual misura dalle due parti coinvolte nel conflitto, Russia e Ucraina. Pechino auspica «un formato di cooperazione internazionale» approvato sia da Mosca che da Kiev «in cui tutte le parti siano sullo stesso piano e in cui si possano discutere tutte le questioni proposte in modo equo», ha spiegato il Rappresentante speciale per l’Eurasia, Li Hui. Il formato proposto è necessario «per garantire il successo dell’iniziativa e ottenere risultati». La Svizzera ha proposto una conferenza di pace sul suo territorio a livello di ministri, prima dell’inizio dell’estate, ma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva respinto la proposta, denunciando che l’evento sarebbe stato dedicato di fatto alla promozione della formula di pace proposta dal Presidente dell’Ucraina. Nel frattempo, il ministro degli Esteri svedese, Tobias Billstrom, in un’intervista a Deutsche Welle, sul sostegno all’Ucraina, sostiene che l’Ue «deve smettere di concedere pacchetti». «Dobbiamo trovare una formula per ottenere un sostegno a lungo termine per l’Ucraina, sia finanziariamente che militarmente», in prospettiva di un conflitto «prolungato» con la Russia.