Si sblocca il rinnovo dei contratti collettivi, dopo uno stallo di quattro anni

Dopo quattro anni di attesa, arriva, finalmente, la tanto attesa firma sul rinnovo dei contratti collettivi del terziario, della distribuzione e dei servizi. Si tratta dei contratti collettivi che si applicano alla più ampia platea di lavoratori, oltre tre milioni di addetti; da qui, la forte aspettativa che ha accompagnato la sottoscrizione delle intese con le associazioni datoriali di categoria. La vigenza dei contratti è, al solito, triennale, a far data dal 1° aprile 2024, con scadenza, quindi, al 31 marzo 2027. L’intesa, che era stata preceduta da un accordo ponte nel dicembre del 2022, prevede un aumento contrattuale a regime di 240 euro, da riparametrare, con l’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro, comprensiva di 350 euro di una tantum. Il primo scatto, da 70 euro, è previsto già ad aprile. L’indennità annuale della clausola elastica legata al part time è, invece, fissata a 155 euro dagli attuali 120 euro, mentre in parte normativa sono stati rivisti i profili professionali. Introdotti anche dei permessi specifici per le donne vittime di violenza domestica. Nelle prossime settimane, l’intesa sarà sottoposta al vaglio dei lavoratori e delle lavoratrici. Soddisfazione è stata espressa dalle sigle sindacali; commenti positivi sono arrivati dalle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, come pure dalle associazioni datoriali Confcommercio e Confesercenti.