La presidente della BCE: «Proseguirà approccio basato su dati»

Parlando alla conferenza The ECB and Its Watchers XXXIV, in scena a Francoforte, la presidente della Banca Centrale Europea ha ribadito che per quanto riguarda la strategia di politica monetaria, il Consiglio direttivo non può impegnarsi «per quanto questo possa essere allettante, a un percorso predeterminato di riduzione dei tassi di interesse se siamo coerenti con il nostro approccio basato sui dati e di volta in volta e abbiamo disciplina nel perseguirlo». «Nei prossimi mesi – ha detto – avremo a disposizione più dati, che ci aiuteranno a valutare se la certezza che abbiamo sul percorso futuro è tale da poter passare alla prossima fase del nostro ciclo di politica monetaria». «Se questi dati riveleranno un sufficiente grado di allineamento tra l’andamento dell’inflazione di fondo e le nostre proiezioni – ha specificato -, e ipotizzando che la trasmissione rimanga forte – ha detto Lagarde – potremo passare alla fase di allentamento del nostro ciclo di politica monetaria e adottare una politica meno restrittiva». Secondo le ultime proiezioni della BCE, l’inflazione dovrebbe diminuire nel corso del prossimi anni, ma più lentamente di quanto fatto nel corso del 2023, quando si è attestata mediamente al 5,4%. Quest’anno, infatti, se le stime dovessero trovare conferma, l’inflazione scenderà al 2,3% e al 2% nel 2025, per ridursi ulteriormente nel corso dell’anno successivo, all’1,9%. Le ultime previsioni sul PIL, indicano invece un +0,6% nel 2024, un +1,5% nel 2025 ed un +1,6% nel 2026.