Il presidente del Consiglio in un’intervista ad Agorà: «È sicuramente un obiettivo al quale punto»

«Per me», alle elezioni europee, «una vittoria sarebbe confermare i voti che mi hanno portato a Palazzo Chigi un anno e mezzo fa, cosa non facile, non accade spesso che dopo un anno e mezzo un governo possa confermare quel consenso». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo nel corso di un’intervista rilasciata ad Agorà, la trasmissione in onda su RaiTre. Alle Politiche del 2022, Fratelli d’Italia ha incassato il 26% delle preferenze, circa cinque milioni e 900mila voti in più rispetto alle precedenti elezioni. «È sicuramente un obiettivo al quale punto», ha aggiunto il premier. Che, poi, ha affrontato anche altri temi, dai rapporti con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – «Sono ottimi e lo ringrazio perché non fa mancare mai il suo sostegno non tanto al governo ma alla nazione. È un rapporto che gestiamo direttamente, personalmente, quelli che brigano per comprometterlo temo che resteranno delusi» –, sulle recenti polemiche l’opposizione – «La sinistra si è indignata perché ho detto che le tasse non sono una cosa bellissima ma lo confermo, ma non accetto, come ho sentito, la leader del Pd dire che la sanità è bellissima che si paga con le tasse, sono d’accordo ma le lezioni anche no perché è stato questo governo a portare il fondo sanitario al suo massimo storico». Infine, anche un appunto sul caso dossier, al centro del dibattito politico da diverse settimane, ormai: «Sono assolutamente convinta che conosciamo la punta di un iceberg più che preoccupata sono molto indignata di qualcosa che aleggiava, abbiamo visto particolarmente in quest’anno le cose a orologeria, le paginate: penso che bisogna andare fino in fondo penso che la questione sia molto più ampia, penso che ci siano gruppi di potere che hanno utilizzato le informazioni riservate per fare gli interessi propri. Penso che non sia possibile che accada in Italia, bisogna andare fino in fondo, tirare fuori tutti i responsabili e soprattutto i loro mandanti». E a chi le chiedeva cosa potrebbe spingerla a rinunciare al governo, Meloni ha replicato: «Rinuncerò quando dovessi rendermi conto che non ho più il consenso degli italiani, questa non è una vita che si può fare senza ragione, non è una cosa che fai per te stesso, non io. Ho conosciuto chi diceva ‘ah, quando lo vedi com’è’, ma adesso che l’ho visto è anche peggio».