Apprendistato e formazione, mentre va avanti il concorso della scuola

Prima fase del concorso per la scuola, che prevede l’assunzione di oltre 44mila docenti in tutta Italia, distinti per le varie classi di concorso, quasi alla fine. Entro la metà di questa settimana, infatti, si esaurirà la prova iniziale che prevede una prova scritta, attraverso l’erogazione di un questionario di cinquanta domande, comprese quelle di inglese e di informatica. Seguiranno le altre prove, con l’obiettivo di avere tutto definito per il nuovo anno scolastico. Intanto, però, è tutta la pubblica amministrazione che prova a cambiare passo nel tentativo di recuperare attrattività soprattutto fra i giovani. Del resto, anche a causa del blocco del turn over, l’età media nella pubblica amministrazione si è alzata di molto. A tale scopo, già nel corso del 2023 è stata approvata una norma che prevede un maggiore utilizzo del contratto di apprendistato, in particolare fra i neo laureati. Si tratta di una opportunità che, ora, diverse amministrazioni stanno decidendo di mettere in campo, provando ad intercettare le nuove competenze in linea con la transizione ambientale e digitale. Un secondo strumento contrattuale ammesso è quello della formazione e lavoro, in convenzione con le università. In questo caso, il riferimento è a chi ha concluso gli esami. La durata iniziale del percorso è, in entrambi i casi, di 36 mesi, con la conferma in servizio al termine e 20% degli spazi assunzionali garantiti.