Ucraina, Macron e l’«ipotesi futura» di invio delle truppe. Tusk, «solidarietà a Kiev? Meno parole e più munizioni»

Rivendico «le mie parole sulle truppe in Ucraina». Insomma, non è stato un errore quello di qualche giorno fa, Emmanuel Macrcon intendeva proprio dire quello che ha detto. Nell’intervista di ieri sera a TF1 e France 2, il presidente francese ha ribadito: «La Russia non può e non deve vincere». «Se le cose dovessero degenerare, sarebbe ancora una volta soltanto responsabilità della Russia». Parole che mantengono alta la tensione sia tra Mosca e i Paesi Nato sia, in Occidente, tra “interventisti” e “pacifisti” o, meglio, coloro che, pur con l’invio di armi e aiuti, segnano una debita distanza dal conflitto. Infatti, la Russia non ha tardato a commentare: Sergei Naryshkin, capo dei servizi segreti esteri russi, ha definito «sogni folli e paranoici» le dichiarazioni di Macron sulla possibilità di inviare soldati dei paesi Nato in Ucraina. Ma l’inquilino dell’Eliseo ha affermato quel che ha affermato e cioè che la «sicurezza» dei francesi richiede la «sconfitta della Russia» e le potenze occidentali devono essere «pronte a rispondere» in caso di un’«escalation» delle azioni russe in Europa, riferendosi in particolare alla possibilità di un’aggressione di Mosca ai Paesi baltici e alle affermazioni di Vladimir Putin, pronto a schierare le truppe al confine con la Finlandia. La tensione all’interno del fronte occidentale c’è: Macron e Scholz, il cancelliere tedesco, sono oggi a Berlino con il primo ministro polacco, Tusk, per ricucire le profonde divergenze tra Francia e Germania sull’appoggio a Kiev. Parigi, infatti, si è ormai allineata alla linea dura adottata da Usa e Gran Bretagna. Come mai? Secondo alcuni analisti, la posizione dell’Eliseo non è priva di secondi fini elettorali, con l’obiettivo di organizzare un faccia a faccia con il “Rassemblement National” di Marine Le Pen.

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«Credo che la Nato non debba entrare in Ucraina» e «mi auguro che non accada» che un Paese vada a combattere lì, ha detto il ministro degli Esteri italiano