Forze ucraine lanciano missili contro regione russa

L’Ucraina prosegue le sue offensive nella regione di Belgorod, secondo il ministero della Difesa di Mosca che oggi ha affermato che le forze russe hanno respinto un nuovo tentativo di infiltrazione nel villaggio di Spodariushino. Stando alla versione della Russia durante i combattimenti sono stati «eliminati 195 nemici, cinque carri armati e quattro mezzi blindati». Intanto l’Associated Press, che ha citato funzionari locali, le forze ucraine hanno lanciato almeno otto missili contro la regione di Belgorod, uccidendo due persone e ferendone 12. Su Telegram, però, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha invitato Kiev a «riconoscere la sconfitta» e ad arrendersi in maniera «completa e incondizionata», ritenendo poi necessarie in un secondo momento «elezioni di un parlamento provvisorio del territorio autonomo sotto il controllo delle Nazioni Unite». Inoltre, dice Medvedev, l’Ucraina non dovrà aderire ad alcuna alleanza di tipo militare «senza il consenso della Russia». «Gli ucraini non stanno finendo il coraggio, ma stanno finendo le munizioni. Abbiamo la capacità di fornire ciò di cui hanno bisogno ma serve la volontà politica. Sarebbe un grave errore storico permettere a Putin di vincere», ha invece dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, presentando il rapporto annuale dell’Alleanza. Quanto alle dichiarazioni rilasciate ieri in un’intervista televisiva dal presidente russo sull’eventuale ricorso alle armi nucleari, il Cremlino ha precisato che non costituiscono una minaccia. Semmai, ha chiarito il portavoce Dmitry Peskov, Putin si è riferito alle «già note» circostanze in cui la Russia riterrebbe inevitabile l’escalation.