L’allerta del presidente dell’ABI
Parlando nella Lectio Magistralis su “Etica, economia e prospettive bancarie in Italia”, tenuta nella sede bresciana dell’Università Cattolica, il presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, ha avvertito che «i rischi, anche internazionali, sono nuovamente cresciuti: vi sono nuovi sintomi di deterioramento del credito che necessitano di ulteriori prudenziali accantonamenti per il rafforzamento anche prospettico della solidità patrimoniale delle banche, premessa di economia solida». «Le banche – ha ricordato – non hanno rendite di posizione e vengono da anni difficilissimi cui hanno fatto e fanno fronte con grandi aumenti di capitale, accantonamenti e ristrutturazioni». Parlando invece del risparmio, Patuelli ha sottolineato che «il recente decennio di tassi a zero e sottozero ha rivoluzionato la cultura e le consuetudini del risparmio», di conseguenza davanti alle nuove sfide, come l’elevata l’inflazione, la crescita dei tassi d’interesse e la diminuzione della domanda di credito, «occorrono riflessioni ed iniziative innovative». Soprattutto in Italia, ha proseguito il presidente dell’associazione di categoria «il risparmio è energia fondamentale per lo sviluppo e l’occupazione: occorre riformare e ridurre rapidamente la pressione fiscale sul risparmio investito a medio e lungo termine». «Gli investimenti del risparmio nell’economia produttiva non producono rendite – ha poi sottolineato -, ma rendimenti più o meno basati sul rischio. Occorre non confondere e distinguere i rendimenti investiti in attività produttive a medio e lungo termine rispetto alle operazioni speculative a brevissimo termine».