Il presidente russo ha parlato in un’intervista televisiva

«Gli Stati che dicono di non avere linee rosse verso la Russia devono capire che la Russia non avrà linee rosse verso di loro». Così il presidente russo, Vladimir Putin, in un’intervista alla tv statale e all’agenzia Ria Novosti. Un’intervista dove Putin alza l’asticella dello scontro ideologico con l’Occidente e torna a minacciare l’uso di armi nucleari: «Le armi esistono per essere usate. Abbiamo i nostri principi. Siamo pronti a usare le armi, tutte le armi se si tenta di minare la nostra sovranità e indipendenza. Abbiamo tutto definito nella nostra strategia, non l’abbiamo cambiata». È questa, infatti, l’unica circostanza in cui verrebbe giustificato l’uso di armi nucleari. In questo senso Putin ha sostenuto di non aver mai pensato al ricorso di una soluzione del genere in Ucraina, ad ogni modo «dal punto di vista tecnico-militare siamo ovviamente pronti». Secondo il presidente russo la presenza di contingenti militari della Nato in Ucraina «non cambierà la situazione sul campo di battaglia, come non la cambia la fornitura di armi» a Kiev. Ma quello con la Nato è di fatto uno scontro, se non altro dialettico. La Russia, ha affermato Putin, schiererà le sue truppe al confine con la Finlandia, criticando la sua adesione, insieme a quella della Svezia, all’Alleanza atlantica: «Non avevamo truppe lì, ora ci saranno. Non c’erano sistemi di distruzione lì, ora appariranno». Il Cremlino ha oggi riferito di una serie di incontri di lavoro per Putin che «non saranno pubblici».