Forti differenze territoriali: più possibilità al Nord che nelle regioni meridionali

Si annunciano giornate molto intense per tanti giovani e meno giovani alle prese con le prove selettive per il concorso della scuola. È infatti partita la selezione che coinvolgerà, in brevissimo tempo, visto che la conclusione di questa fase è prevista per la metà della prossima settimana, circa 370mila candidati, anche se le domande sono maggiori perché ogni candidato ha potuto presentare più istanze, per 44.654 posti da insegnante, compresi quelli di sostegno. Una partecipazione che, probabilmente, è anche andata al di là delle aspettative del Ministero dell’istruzione e del merito. Nella scuola dell’infanzia e nella primaria, le domande presentate sono state poco meno di 116mila (i candidati poco più di 69mila) per 15.340 posti disponibili, con una percentuale posti/candidati del 13,24%. Ci sono, però, forti differenze territoriali: in Lombardia, le domande presentate sono state 11.280 per 6.552 posti (58,09%), mentre in Campania i candidati sono 21.080, con appena 338 posti (1,6%). Per la scuola secondaria di I e II grado, i candidati sono poco meno di 304mila, con oltre 437mila domande per 29.314 posti messi a concorso. Il rapporto fra i posti e il numero dei candidati è quindi del 6,7%. In questo caso, però, vi sono forti differenze territoriali, anche se decisamente meno marcati rispetto all’altra classe di concorso. In Liguria (14,94%) si hanno più possibilità di essere assunti che in Sicilia (2,22%).