Qatar: «Colloqui proseguono, ma non siamo vicini ad accordo»

«Il Consiglio europeo esorta il governo israeliano ad astenersi da un’operazione di terra a Rafah, dove oltre un milione di palestinesi sta attualmente cercando sicurezza dai combattimenti e accesso all’assistenza umanitaria». Anche l’Unione europea prende posizione sulla possibilità di intervento militare a Rafah, di cui ha parlato ancora nelle scorse ore il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Si tratta della prima bozza delle conclusioni del vertice UE, in programma il 21 e 22 marzo, che – come riporta l’Ansa – sarà sul tavolo della riunione dei Rappresentanti permanenti (Coreper II) domani mattina. I leader, si legge inoltre nel testo, «chiedono una pausa umanitaria immediata che porti ad un cessate il fuoco sostenibile». Nell’ambito del conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas e delle conseguenze legate ad un intervento israeliano a Rafah si muovono anche gli Stati Uniti. Secondo Politico, Joe Biden potrebbe decidere di condizionare gli aiuti militari a Israele se procederà con un’invasione su larga scala di Rafah, indicata dallo stesso presidente statunitense come una «linea rossa». Intanto dal Qatar fanno sapere che i negoziati tra le parti per una tregua e per il rilascio degli ostaggi vanno avanti. «Non siamo vicini a un accordo su un cessate il fuoco a Gaza, ma rimaniamo fiduciosi», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, nel corso di una conferenza stampa a Doha. Nei giorni scorsi le posizioni inconciliabili di Israele e Hamas hanno di fatto bloccato i colloqui tra i mediatori e le delegazioni di Hamas.