Il presidente ucraino Zelensky in visita in Turchia

C’è un rischio attentati a Mosca? Secondo l’ambasciata statunitense in Russia sembrerebbe di sì. Quest’ultima, infatti, ha lanciato un allarme sul proprio sito, suggerendo ai cittadini americani di «evitare assembramenti» a causa della possibilità che possano verificarsi attentati terroristici nelle prossime 48 ore. «L’ambasciata – è il contenuto dell’avviso – sta monitorando notizie secondo cui estremisti hanno piani imminenti per prendere di mira grandi raduni a Mosca, inclusi i concerti, e i cittadini statunitensi dovrebbero essere avvisati di evitare grandi raduni nelle prossime 48 ore». L’informazione è stata poi condivisa dall’ambasciata britannica in Russia. Da parte sua la Farnesina, alla luce di quanto riferito nelle scorse ore dall’intelligence russa circa un piano dell’Isis sventato a Mosca, consiglia ai cittadini italiani di «continuare ad evitare, nelle prossime settimane, ogni forma di assembramento nella capitale, inclusa la partecipazione ad eventi culturali con grossa affluenza di pubblico». Tuttavia in questo caso non si fa cenno all’allarme dell’ambasciata Usa. Sul fronte diplomatico nell’ambito della guerra in Ucraina, si segnala la visita del presidente Volodymyr Zelensky in Turchia, dove incontra l’omologo Recep Tayyip Erdogan. Dalla Cina, invece, si apprende che Li Hui, il rappresentante speciale del governo cinese per gli Affari eurasiatici, ha visitato Kiev giovedì «nell’ambito del secondo round di diplomazia navetta allo scopo di ricercare una soluzione politica alla crisi ucraina». Secondo i media di Pechino, Li Hui ha incontrato Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino.