di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL

Oggi, in occasione della giornata internazionale della donna, l’Ugl vuole dare, come ogni anno, accanto alle dovute riflessioni, alle proposte ed alle iniziative per difendere i diritti delle donne e le pari opportunità, anche un messaggio positivo di speranza. Attraverso la premiazione di donne che si sono distinte in tanti ambiti, anche molto diversi fra loro, del mondo produttivo, con il riconoscimento “Donne di Lavori, Donne di Valori”. Un evento presso la Sala Alighieri del Centro congressi Roma Eventi Fontana di Trevi, nella capitale, per premiare, con la conduzione di Cesare Rascel, tante donne di valore: Rebecca Bianchi, Etoile del Teatro dell’Opera di Roma; Luisa Ceola, Campionessa Europea Paralimpica Golf; Laura Ciuffi, Vicepresidente di “Frontiere Design” e Direttore Tecnico del Dipartimento di Ingegneria; Speranza Falciano, professoressa del Gran Sasso Science Institute dell’Aquila; Loretta Forelli, imprenditrice e Amministratore Unico del Gruppo Fonderie “Forelli”; Susanna Lemma, Giornalista del Tg1 Rai; Licia Mattioli, Avvocato e Amministratore Delegato Mattioli S.p.A.; Maria Francesca Paternò, Stilista per “La via della seta”; Lucia Rappelli, Capitano di Vascello e Ufficiale Medico della Marina Militare Italiana; Carla Vistarini, scrittrice e sceneggiatrice, vincitrice del “David di Donatello” per la migliore sceneggiatura 1995, già Direttore Artistico del Festival di Sanremo (1997-1998). Ancora al giorno d’oggi, anche in Italia, le donne sono vittime di discriminazioni e sono una categoria più fragile, maggiormente soggetta alla disoccupazione o inoccupazione, alla povertà ed all’esclusione sociale. Una condizione che nasce già nel mondo della scuola, con troppe poche ragazze impegnate nello studio delle materie Stem, che continua nel mondo del lavoro, con un’occupazione inferiore sia in termini di quantità che di qualità per le donne, che prosegue dopo il pensionamento. Una condizione con tante sfaccettature, più o meno gravi, fino ad arrivare alla punta dell’iceberg, ovvero quella violenza contro le donne che culmina nei femminicidi, che serpeggia nella nostra società. Il contrario della discriminazione sono le pari opportunità, reali e costruite attraverso adeguate politiche sociali, in ogni ambito ed in primis in quello del lavoro, che consentano una libera capacità per tutti e quindi anche per le donne di esprimere i propri talenti, in una società pienamente meritocratica, cioè capace di mettere tutti nelle stesse condizioni e poi far emergere chi vale e non chi per nascita si trovi in situazioni di favore. Questo, in sintesi, il senso profondo della giornata odierna e delle premiazioni che abbiamo voluto attribuire a quelle donne che sono riuscite, nonostante tanti impedimenti, a farsi riconoscere i propri meriti, per lanciare un segnale di speranza a tutte le donne.