«Sta emergendo una cosa sconcertante che non ha precedenti»

«Vogliamo sapere chi erano i mandanti». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, interviene nel caso dossieraggio, che nelle ultime ore s’è sviluppato ulteriormente, con le audizioni alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, Raffaele Cantone, e del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, al Copasir, il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica. Che ha poi ha ascoltato anche Cantone, nel pomeriggio. «Se è quello che dice Cantone, vogliamo sapere chi erano i mandanti, chi pagava, chi incassava su indicazione di chi, perché sta emergendo una cosa sconcertante che non ha precedenti», ha detto Salvini, intervenendo da Orsogna, a margine del su intervento elettorale nella cittadina del chietino. Secondo Salvini, quello che sta emergendo è «gravissimo. Non solo per la politica, con la Lega che è la più colpita e diffamata in questi affari illeciti a quanto emerge. Ma anche per migliaia di italiani normalissimi, lavoratori, padri di famiglia, medici, avvocati, che per anni qualcuno pagato coi soldi dei cittadini».