Misery Index: l’ indicatore si è attestato a 13 punti, contro i 13,2 di dicembre

A gennaio la Confcommercio ha registrato una nuova diminuzione del Misery Index che,, basandosi sull’andamento dell’inflazione per i beni ed i servizi ad alta frequenza d’acquisto e della disoccupazione estesa, misura il disagio sociale in Italia. Le ultime rilevazioni, infatti, mostrano un calo dell’indice a 13 punti dai 13,2 del mese precedente. Osservando le componenti, si notano una stabilità del tasso di disoccupazione ufficiale al 7,2% e un aumento del tasso di disoccupazione estesa, dal 7,9% all’8,3% (stesso valore toccato a novembre 2023), compensati dal rallentamento dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, al +3,5% dal +4,4%. Guardando più nel dettaglio l’andamento del mercato del lavoro, a gennaio gli occupati sono scesi di 34 mila unità rispetto a dicembre, mentre le persone in cerca di lavoro sono risultate quattromila in meno. Al contempo, gli inattivi sono aumentati 61 mila unità. Durante lo stesso mese le ore di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) si sono attestate a 47,9 milioni, a cui si aggiungono le circa 1,2 milioni di ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà. Alla luce delle dinamiche fin qui osservate, spiega la Confcommercio, «la tenuta del mercato del lavoro si conferma fondamentale per il contenimento dell’area del disagio sociale, in considerazione di un attenuarsi, nel breve periodo, del contributo positivo fornito dall’inflazione».