Raggiro da quasi due milioni di euro

Tre persone sono indagate a Trento per circonvenzione di incapace, perché accusate di aver sottratto l’eredità ad un uomo di 68 anni con uno stato di infermità psichica. Secondo quanto emerso, la vittima, una volta morta la sua famiglia, ha deciso di contattare un suo vecchio amico di scuola, chiedendogli di accoglierlo e dargli supporto, ma questo, insieme alla figlia di 34 anni e alla colf, ne ha approfittato per chiedergli periodicamente somme in denaro mai restituite. In tutto, stando a quanto scoperto dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Trento, nel corso di dieci anni i tre indagati sarebbero riusciti ad “intascare” quasi due milioni di euro, cifra che la vittima aveva ricevuto in lascito dalla sua famiglia. Dei due milioni, circa un milione se li è intascati il suo “amico”, 500mila euro la figlia e 400mila euro la colf, di origine cubana. Una volta ricevuto il denaro, lo hanno poi investito in immobili e per mantenere un tenore di vita ben al di sopra delle loro possibilità. Grazie alle risultanze delle indagini, i finanziari hanno potuto quindi sottoporre a sequestro preventivo beni e attività finanziarie per due milioni di euro. Arrestati l’uomo e la figlia, mentre risulta irreperibile la donna cubana.