«Sento dire che sono stati spiati esponenti della maggioranza ma anche dell’opposizione ma del Pd non c’è nessuno»

«I mandanti devono essere scoperti, nessuno ci può raccontare che un uomo della Guardia di Finanza si sveglia e fa così, per passione, 900 accessi e li regala a un giornale di sinistra, come Domani di De Benedetti, senza che ci sia una richiesta, né un disegno politico, soltanto perché la mattina si è svegliato storto, non ci crede nessuno». Così il deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Giovanni Donzelli, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24 sul caso dossieraggio, che comprenderebbe diversi nomi finiti sotto osservazione, dei quali molti esponenti di governo. «Sento dire che sono stati spiati esponenti della maggioranza ma anche dell’opposizione ma del Pd non c’è nessuno, a malapena mezzo consigliere regionale. Quindi un disegno politico mi sembra abbastanza evidente», ha aggiunto infatti Donzelli. Ha chiesto invece l’intervento del capo dello Stato, Sergio Mattarella, il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, anche lui tra i nomi comparsi nell’inchiesta: «È una cosa sconvolgente, mi aspetto anche che il presidente della Repubblica intervenga perché non possiamo permetterci che lo Stato di diritto in cui tutto crediamo, che la democrazia in cui crediamo possa essere calpestata da questi comportamenti», ha detto questa mattina, intervenendo a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dello Iulm. Secondo il leader di Italia viva, Matteo Renzi, interpellato dal Foglio: «È una vicenda enorme che ricorda le dittature populiste del Sud America. Ascoltare leader politici ci porterebbe fuori dal gioco democratico».