Lo sottolinea un’analisi pubblicata da “The Lancet”, in occasione della Giornata mondiale dell’obesità. Il problema è particolarmente sentito anche in Italia

A livello globale, sono oltre un miliardo le persone che soffrono di obesità. Un numero enorme. Come quello di un’epidemia. Lo rende noto un’analisi pubblicata sulla rivista scientifica “The Lancet”, diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’obesità, che si celebra oggi, 4 marzo. Secondo i dati aggiornati al 2022, gli adulti obesi sono 879. Il resto, 159 milioni, sono bambini. Un numero in continua crescita, sottolinea chi ha condotto lo studio. «È importante prevenire e gestire l’obesità dalla prima infanzia all’età adulta, attraverso dieta, attività fisica e cure adeguate, se necessario», ha detto il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Per affrontare il fenomeno «è necessario il lavoro di governi e comunità, supportati dall’Oms e delle agenzie nazionali di sanità pubblica. Serve la collaborazione del settore privato, che deve essere responsabile degli impatti sulla salute dei loro prodotti», ha quindi aggiunto. Quello relativo all’obesità è un problema diffuso ovunque, anche in Italia, dove è particolarmente sentito, specialmente tra i giovanissimi. Stando all’ultimo rapporto dell’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su obesità e infanzia, l’Italia è al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità. «Un bambino obeso ha il 75%-80%di probabilità di diventare un adulto obeso ad alto rischio di diabete», osserva Angelo Avogaro, presidente della Società Italiana di Diabetologia.