«Non rispondete a richieste di commissioni per finalità antiriciclaggio, oneri fiscali»

La Banca d’Italia ha messo in guardia da possibili truffe. «È stata rilevata l’esistenza di tentativi di truffe realizzate attraverso l’utilizzo di documenti, indirizzi di posta elettronica o pagine web che contengono indebitamente il nome e il logo della Banca d’Italia e dell’Unità d’Informazione Finanziaria (Uif), anche con richieste di pagamento pretestuosamente riconducibili alle attività svolte dalle stesse istituzioni», ha reso noto via Nazionale, diffondendo un comunicato sul proprio sito. Nella nota, la Banca d’Italia ha citato anche qualche esempio, «a titolo esemplificativo»: tra le truffe infatti sono state individuate «richieste di commissioni per finalità antiriciclaggio, oneri fiscali o spese per consentire l’accredito di somme di denaro». «La Banca d’Italia e la Uif sono completamente estranee a tali iniziative; si invita pertanto a diffidarne e a non fornire alcuna risposta alle richieste eventualmente ricevute», si legge ancora nella nota. Questi episodi sono stati segnalati «alle Autorità competenti» dalla Bankitalia e dell’Uif, che si sono anche riservate «ogni altra iniziativa a tutela delle proprie ragioni e della propria immagine».