Tasso di irregolarità molto alto. In forte crescita il fenomeno del caporalato

Numeri in crescita nella attività di vigilanza ispettiva. Nel corso del 2023, sono stati, infatti, avviati oltre 111mila controlli, di cui oltre 92mila relativi alla vigilanza sul rispetto delle norme in materia di lavoro, mentre i controlli in materia di vigilanza previdenziale, effettuati dall’Inps, sono stati 9.202 e quelli in materia assicurativa, svolti dall’Inail, sono stati 9.421. Premesso che l’attività ispettiva è sempre preceduta da una analisi di intelligence sulla tipologia di impresa e sui settori produttivi (a tal proposito, l’Inps ha parlato della sperimentazione dell’intelligenza artificiale in questo tipo di analisi), il tasso di irregolarità è sempre molto alto e va dal 70% per la vigilanza sul lavoro al 94% per la vigilanza assicurativa. Riguardo alla sola vigilanza tecnica in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le ispezioni sono state poco meno di 21mila, contro le circa 17mila del 2022. In totale, l’attività ispettiva ha portato all’emersione di circa 79mila lavoratori, il 26% in più rispetto allo scorso anno, di cui poco meno di 17mila completamente in nero, con 970 persone prive di permesso di soggiorno. Molto consistente il fenomeno del caporalato: si è passati dai 1.051 lavoratori censiti nel corso del 2022 alle 3.208 unità, con un incremento addirittura del 205%. In crescita anche le violazione delle norme su maternità e pari opportunità (+24%).