Israele presenta piano per evacuazione di Rafah

Una delegazione israeliana è oggi impegnata in Qatar per trovare una soluzione su tregua a Gaza e rilascio degli ostaggi ancora in mano ad Hamas, come ha riferito l’agenzia Reuters. La delegazione israeliana è composta da personale dell’esercito e del Mossad. Nelle ultime ore sono aumentate le speranze per un accordo tra le parti, anche se le posizioni di partenza restano distanti. Tutto ciò avviene mentre gli Stati Uniti stanno esercitando pressioni su Israele anche per scongiurare un attacco a Rafah, dove è rifugiata più della metà dei 2,3 milioni di persone della Striscia di Gaza. Nelle scorse ore il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, aveva annunciato il raggiungimento di un’intesa di massima tra Usa, Egitto, Israele e Qatar su cessate il fuoco di almeno sei settimane e rilascio di 30-40 ostaggi israeliani in cambio della liberazione di 300 prigionieri palestinesi. In realtà la posizione del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è quella di condurre un’operazione a Rafah al di là dell’eventuale accordo e al riguardo l’esercito ha presentato un piano per l’evacuazione dei civili dalla città. Da parte sua l’Autorità nazionale palestinese – oggi si registrano le dimissioni del premier Mohammed Shtayeh (al riguardo le voci si erano rincorse già nella giornata di domenica, smentite però in un primo momento) – ha respinto e condannato il piano annunciato da Netanyahu, accusando Israele di voler riportare «l’occupazione» nell’enclave palestinese. In caso di raggiungimento di accordo, Israele continuerà ad attaccare Hezbollah in Libano, ha tuttavia dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant.