Conferme in questo senso anche dal premier, Giorgia Meloni: «Si parla di scontri, ma sono ricostruzioni non veritiere»

«Decide liberamente il Parlamento, non c’è nessun problema di maggioranza, né di governo e abbiamo altri quattro anni davanti per aiutare gli italiani a lavorare di più e a stare meglio». Lo ha detto il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo dalla Sardegna, dove sta partecipando al tour elettorale per le elezioni regionali – si vota nel weekend –, all’indomani la bocciatura in Commissione Affari costituzionali del Senato dell’emendamento che puntava ad introdurre il terzo mandato per i governatori di Regione, una novità che aveva creato un lungo confronto all’interno della maggioranza, divisa su questo punto: a favore era soltanto la Lega. Determinanti in commissione i voti contrari, 16, di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito democratico, Movimento 5 stelle e Avs. La tenuta della maggioranza non ne risente e non ne risentirà: «Il terzo mandato se passa, passa, se non passa, amen, certo mi dispiace perché se si trova un buon sindaco o un buon governatore è giusto che si possa continuare a sceglierlo», ha proseguito Salvini, accettando l’esito del voto. Conferme in questo senso anche dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: «Ogni giorno leggo di ricostruzioni non veritiere che parlano di scontri tra i partiti di maggioranza, ma la maggioranza è solida e che crolli è la speranza dell’opposizione», ha detto durante la puntata di “Cinque minuti” su Rai1, condotta da Bruno Vespa.