Avrebbe partecipato alla strage

Per la strage di Altavilla, dove un uomo ha ucciso moglie e due figli, è stata fermata anche la figlia superstite, indagata per concorso in omicidio. Le indiscrezioni circolate in seguito alle prime indagini, parlavano della ragazza, di 17 anni, trovata in stato di shock vicino ai cadaveri dei fratelli, come di una sopravvissuta al triplice omicidio, ma nella giornata di 14 febbraio la stessa è stata fermata perché sospettata di aver giocato un ruolo nella strage. Secondo quanto spiegato in conferenza stampa dal procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, la 17enne: «Ha partecipato a una serie di riti che sono stati torture sulla madre, Antonella Salamone, e sui fratelli Kevin ed Emanuel. Sembra che la partecipazione alle torture sia stata corale, l’unica che mi sento di escludere è la madre. Abbiamo trasmesso gli atti alla Procura dei minori che farà le sue valutazioni». Parlando poi del padre, il procuratore ha spiegato che «da anni vive un delirio mistico, dominato da un’accesissima e fanatica religiosità». Questo, ha aggiunto, «pesa enormemente sulla famiglia e soprattutto sui suoi figli, i due uccisi nella tragedia, e la terza, Miriam ragazza molto sveglia e intelligente». Ancora da chiarire il ruolo giocato dalla coppia di palermitani, Sabrina Fina e Massimo Caradente, amici di famiglia, accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere.