Importante novità nella vertenza dello stabilimento triestino con 300 addetti
I sindacati di categoria e le segreterie territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl seguono con estrema attenzione quanto sta avvenendo, nella speranza di dare un futuro occupazionale ai 300 dipendenti dell’ex stabilimento Wärtsilä di Trieste. Proprio in queste ore è, infatti, emersa forte l’ipotesi che il sito venga rilevato dal Gruppo Msc che ha già un’intesa con la multinazionale finlandese. È stato lo stesso armatore Gianluigi Aponte a dare la notizia («Abbiamo raggiunto un accordo»), aggiungendo: «Wärtsilä ha chiuso uno stabilimento che produceva motori e ha licenziato 300 persone. Noi riprendiamo le 300 persone e creiamo una fabbrica di carri ferroviari per le merci. Si tratta di mezzi particolari che permettono di trasportare più carico». Una notizia sicuramente interessante, alla luce anche dei recenti investimenti che il Gruppo ha fatto nel nostro Paese, con l’acquisizione di Italo. I sindacati, però, vogliono capire i tempi del passaggio di proprietà e, soprattutto, come e quando verranno reinseriti i lavoratori. La nuova produzione richiederà, infatti, degli importanti interventi di ristrutturazione dello stabilimento che, si è saputo, già in passato era stato attenzionato dal Gruppo Msc per la sua posizione strategica. È quindi attesa una convocazione per un confronto in sede ministeriale sui vari passaggi, compresa tutta la parte delle politiche attive per la riqualificazione del personale dipendente.