Via all’indagine conoscitiva; previste novità importanti entro un paio di mesi

Giovedì è prevista una audizione parlamentare dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sull’atto di governo 121 che contiene delle misure in attuazione della delega prevista dalla legge 23/2023 per l’inclusione delle persone anziane. Si tratta di un passaggio atteso, in quanto è da tempo che si parla di necessità di riordinare un quadro complessivo, che, negli anni, si è andato stratificando, con sovrapposizioni e duplicazioni di intervento. L’atto presentato dal governo è, formalmente, una bozza di decreto legislativo e, quindi, potenzialmente emendabile, all’interno, però, degli attuali paletti derivanti da una dotazione finanziaria inferiore alle effettive esigenze. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale batteranno sicuramente i sindacati nel corso dell’audizione in Senato. Nel complesso, il provvedimento è di oltre quaranta articoli, con una dotazione finanziaria aggiuntiva di 250 milioni di euro, che saranno destinati all’introduzione di una prestazione universale per il sostegno alla domiciliarità e all’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti. La misura, alternativa all’indennità di accompagnamento, riguarderà, in prima battuta, 25mila anziani con più di 80 anni di età, con un livello di bisogno assistenziale gravissimo, un Isee sociosanitario non superiore a 6mila euro, titolari dell’indennità di accompagnamento (o con i requisiti per il riconoscimento dell’indennità stessa).