Stellantis, ex Ilva, Tim, call center e Ita: sono diverse le vertenze ancora aperte

Le vertenze sono diverse, ma tutte accomunate da possibili ricadute sociali, in termini di occupazione, ma anche di sviluppo del territorio. Per tale ragione, le rispettive federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl continuano a tenere alta l’attenzione sia a livello istituzionale che sugli organi di informazione. In queste ore, sono diverse le richieste di confronto inviate direttamente a Palazzo Chigi e ai ministri coinvolti, principalmente Adolfo Urso (Imprese e made in Italy), Marina Calderone (Lavoro e politiche sociali) e Giancarlo Giorgetti (Economia). Una prima richiesta riguarda Stellantis. I sindacati di categoria vogliono conoscere quali sono le reali intenzioni della multinazionale e, per questo, chiedono al governo di convocare le parti. Altro fronte aperto è quello di Acciaierie d’Italia: sugli ex stabilimenti Ilva si è detto molto in questi mesi, ma ancora mancano certezze su come sbloccare uno stallo che rischia di pregiudicare il futuro della siderurgia nel nostro Paese. Altro fronte molto caldo è quello di Tim, con un incontro che si è tenuto in questi giorni, durante il quale si è anche parlato della tenuta occupazionale nei call center, viste le criticità in particolare nei siti di Sicilia e Calabria. Restano, infine, incertezze sul destino di Ita Airways, anche se, almeno su questo fronte, sono annunciati 400 rientri nei servizi aeroportuali dello scalo romano.