Oggi tappa in Egitto, seguiranno Qatar e Israele
Prima Arabia Saudita, oggi Egitto. Il nuovo tour diplomatico del segretario di Stato americano, Antony Blinken, viene percepito da più parti come un’ultima possibilità di giungere ad una nuova tregua, possibilmente duratura, del conflitto in corso tra Israele e Hamas. L’Egitto è stato particolarmente attivo in questo senso e al Cairo l’incontro con il presidente Abdel Fattah al Sisi serve a Blinken per mettere sul tavolo tutte le possibilità, per quanto una proposta – ancora al vaglio di Hamas – sia già emersa nei giorni scorsi dal vertice di Parigi. Le prossime tappe del rappresentante statunitense saranno Israele e Qatar, anche quest’ultimo attore fondamentale nella mediazione tra le parti. Nelle ultime ore, tuttavia, il ministero degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha commentato il viaggio di Blinken, secondo quanto riportato da al Jazeera, criticando Israele che «intensifica i suoi crimini e il genocidio contro il nostro popolo, prendendo di mira i civili, impedendo l’accesso ai servizi primari e continuando a distruggere la Striscia di Gaza». A detta dell’Anp, dunque, Israele «accoglierà Blinken in mezzo alla crescente frammentazione della Cisgiordania, ai continui attacchi dei coloni e allo spiegamento di più posti di blocco che paralizzano la circolazione dei cittadini». Inoltre, in un incontro con l’ambasciatore russo Elbrus Kutrashev, il primo ministro iracheno, Mohamed Shia al Sudani, ha chiesto di proseguire gli sforzi del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per fermare «l’aggressione israeliana» nella Striscia di Gaza.