L’obiettivo è di garantire alle popolazioni africane cibo in quantità sufficiente e qualità adeguata

L’agricoltura rappresenta uno dei principali pilastri del Piano Mattei. Nonostante il fenomeno della progressiva crescita dei centri urbani, che favorisce la diversificazione produttiva, l’agricoltura resta centrale, per cui gli interventi saranno finalizzati a diminuire i tassi di malnutrizione e a favorire lo sviluppo delle filiere agroalimentari, senza dimenticare la partita legata ai bio-carburanti non fossili in funzione di indipendenza energetica. La sfida è duplice, in quanto si tratta di assicurare cibo in quantità sufficiente, ma con una qualità adeguata alle richieste, valorizzando così la disponibilità di aree coltivabili e tutelando il patrimonio boschivo. «Il mondo che vogliamo – ha detto, fra l’altro, la premier Giorgia Meloni – è un mondo nel quale viene mantenuto il legame millenario tra uomo e terra e la ricerca aiuta ad ottimizzare quel legame, garantendo colture sempre più resistenti, tecniche di coltivazione sempre più moderne, e capaci di migliorare la qualità e la quantità delle produzioni». Alcuni progetti sono già pronti. In Algeria, è previsto un investimento sul monitoraggio satellitare in agricoltura, mentre in Mozambico verrà realizzato un centro agroalimentare per l’esportazione dei prodotti locali. In Egitto, il governo prevede di sostenere, in un’area a 200 km da Alessandria, la produzione di grano, soia, mais e girasole con investimenti in macchinari, sementi, tecnologie e nuovi metodi di coltivazione, oltre ovviamente ad accompagnare la formazione professionale.