La risorsa idrica fondamentale per l’economia, ma anche per la tutela sanitaria

Salute e accesso alla risorsa idrica sono strettamente interconnessi, rappresentando due dei cinque pilastri su cui poggia il Piano Mattei. Sul versante della salute, l’intenzione è quella di focalizzare gli interventi sul rafforzamento dei sistemi sanitari, sul miglioramento dell’accessibilità ai servizi, sulla qualità degli stessi, in particolare per donne e bambini. Il percorso individua punta, inoltre, sul rafforzamento delle competenze del personale sanitario, sulla digitalizzazione e sulla attuazione di specifiche strategie di prevenzione e contenimento della diffusione di pandemie e altri disastri naturali. Un progetto pilota è previsto in Costa d’Avorio. Altrettanto fondamentale è l’azione sul versante dell’acqua. In questo caso, l’idea è quella di concentrare gli interventi sulla realizzazione di nuovi pozzi, alimentati con sistemi fotovoltaici, sulla manutenzione dei punti d’acqua già attivi ed esistenti, sugli investimenti per potenziare la rete di distribuzione. Di particolare rilievo anche la previsione della realizzazione di campagne di sensibilizzazione sull’utilizzo di acqua e potabile, con benefici in termini sanitari. Alcuni progetti sono già stati avviati. In Tunisia, ad esempio, è previsto il potenziamento delle stazioni di depurazione delle acque non convenzionali da destinare all’irrigazione di un’area agricola di 8mila ettari, nella quale verrà realizzato anche un centro di formazione. Un secondo progetto pilota vede il coinvolgimento della Repubblica del Congo, con la realizzazione di una rete di pozzi per fini agricoli, alimentati da energia rinnovabile, mentre una terza iniziativa è in Etiopia, dove il risanamento delle acque avviene con sostegno tecnico delle università locali. È di tutta evidenza che i cinque pilastri che vanno a comporre il mosaico del Piano Mattei sono strettamente connessi fra loro, per cui è fondamentale coordinare i vari interventi, come è emerso chiaramente anche nel corso della conferenza di Roma del 29 gennaio.