Scarso l’impatto delle agevolazioni su assunzioni e riduzione delle disparità di genere

Il mercato del lavoro italiano, nonostante una ripresa post-pandemica, si trova a fronteggiare una serie di criticità strutturali che richiedono interventi mirati e un’attenzione particolare verso la formazione continua dei lavoratori. Il Rapporto INAPP 2023 mette in luce una serie di problematiche che influenzano il panorama lavorativo nazionale. Uno dei punti focali del Rapporto è rappresentato dall’invecchiamento della forza lavoro. Dati allarmanti indicano un progressivo aumento dei lavoratori anziani rispetto alla popolazione più giovane, con un rapporto che nel 2023 ha superato le 1.400 unità ogni 1.000 lavoratori di età compresa tra i 19 e i 39 anni. Questo trend, se da un lato può rappresentare esperienza e competenze maturate nel tempo, dall’altro pone l’accento sull’importanza di una formazione continua per adattarsi alle nuove dinamiche lavorative, sempre più influenzate dalla tecnologia e dalla digitalizzazione dei processi produttivi. In questo contesto, il tema della formazione continua emerge come una necessità urgente. Il Rapporto evidenzia che solo il 9,6% dei lavoratori adulti ha partecipato a programmi di formazione nel 2022. Questo dato, seppur in aumento rispetto agli anni precedenti, pone l’Italia in una posizione di svantaggio rispetto all’Europa, denotando la necessità di sostenere attivamente la crescita della formazione continua nel paese. Il Rapporto sottolinea anche la necessità di rivitalizzare l’apprendistato duale, un elemento chiave per l’integrazione dei giovani nel mondo del lavoro. Nonostante gli sforzi per promuovere questo tipo di apprendimento, la sua adozione rimane limitata, evidenziando una carenza nell’attrazione sia da parte delle imprese che dei giovani. Il Rapporto ha evidenziato il fenomeno delle “grandi dimissioni”, con il 14,6% degli occupati che hanno manifestato l’intenzione di lasciare il proprio lavoro. Il documento rileva anche che le agevolazioni per le assunzioni non hanno avuto l’efficacia sperata, con un limitato impatto su assunzioni e disparità di genere.