Resta, però, la difficoltà a trovare le competenze tecniche necessarie

Si conferma la difficoltà delle imprese a trovare personale qualificato. L’ultimo studio arriva da Unioncamere e Altagamma e riguarda le aziende del lusso. Secondo le stime appena presentate, entro il 2026 serviranno almeno 346mila fra tecnici e professionisti, tutti fortemente qualificati. Si tratta di una previsione che poggia, peraltro, su numeri importanti, in quanto siamo davanti ad un settore che cresce intorno al 10% annuo. Nel 2019, era previsto, a titolo di esempio, l’assunzione di 236mila addetti. Il problema è che le aziende avranno difficoltà a coprire almeno il 50% delle posizioni libere. Non a caso, proprio Altagamma ha appena avviato un progetto con il Ministero dell’istruzione e del merito, con l’obiettivo di valorizzare pienamente il made in Italy. Del resto, dal prossimo anno scolastico, all’interno del percorso dei licei scientifici è disponibile l’opzione valorizzazione del made in Italy, che porterà ad una integrazione fra scuola superiore e gli istituti tecnologici superiori – Academy. Già adesso, diverse aziende, oltre trenta, hanno stretto una collaborazione con gli istituti superiori, coinvolgendo circa 40 scuole, con 120 classi e oltre 2.500 studenti. La questione del migliore allineamento delle competenze è tornata spesso anche nei tavoli di confronto fra il governo e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, pure con riferimento all’apprendistato.