“Agricoltori traditi”, le proteste coinvolgono anche l’Italia

Oggi l’Italia come Germania, Francia, Romania. Cresce la protesta degli agricoltori contro le politiche dell’Ue e dei rispettivi governi contro la carne coltivata, le farine d’insetti, le tasse, il gasolio, la svendita dei terreni. In Italia, protestano gli agricoltori autonomi sotto la sigla del Comitato degli Agricoltori Traditi (CRA), «in strada a oltranza», è scritto sulla pagina Facebook del Comitato, a Frosinone, Latina, Torino, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Firenze, Milano, Roma, Caserta e Napoli e in varie città dell’Umbria, della Sicilia e della Puglia. Nel Lazio, a Viterbo, una trentina di trattori provenienti da tutte le zone della Tuscia hanno paralizzato la via Cassia. A Bologna oltre 200 mezzi.
Tutti a difendere l’agricoltura e i territori, il lavoro e le piccole imprese, contro le importazioni, i sindacati, le banche, le grandi Confederazioni. L’Italia con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sta giocando una partita contro la carne coltivata – cavallo di battaglia di Coldiretti con una petizione sottoscritta da oltre 2 milioni di persone – e spostata anche da Parigi e Vienna. Insieme hanno inviato una nota congiunta inviata all’Ue, oggi riunita a Bruxelles nel Consiglio Agricoltura e Pesca (Agrifish). Il documento, sostenuto anche da Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lussemburgo, Lituania, Malta, Romania e Slovacchia, chiede, «prima di qualsiasi autorizzazione» al commercio, che la Commissione lanci «una vera e propria consultazione pubblica sulla carne coltivata in laboratorio» e conduca una «valutazione d’impatto completa e basata sui fatti». In risposta, la Commissione ha dichiarato di non aver «ancora ricevuto alcuna richiesta di approvazione per la commercializzazione della carne coltivata» e che «ruolo della Commissione è assicurare che il nostro cibo, compreso il novel food come la carne coltivata, sia sicuro».
Sarà, ma sta di fatto che dal 29 dicembre 2023 è arrivato il via libera alle farine di insetti come ingredienti. Inoltre, ad oggi l’Ue ha autorizzato quattro diverse specie di insetti che possono essere impiegati come nuovi alimenti: il grillo domestico, la larva gialla delle farine, la locusta migratoria, il verme della farina minore, tramite regolamenti del 2021 e del 2023.