Aziende dell’indotto in protesta a Taranto

Un «piano industriale credibile» e la garanzia che i crediti maturati fino al 31 dicembre 2023 (pari a circa 120 milioni di euro) vengano saldati. È quanto chiedono le aziende che negli anni hanno collaborato con l’ex Ilva di Taranto e che oggi sono scese in strada per manifestare contro l’amministrazione straordinaria dell’acciaieria. Il governo, infatti, al termine dell’incontro con i sindacati di giovedì, ha fatto sapere che Invitalia ha inviato una lettera ad Acciaierie d’Italia per chiedere la verifica dei presupposti per avviare le procedure per l’amministrazione straordinaria dell’ex Ilva. Se avviata, spiega l’esecutivo, sarà garantita la liquidità corrente con un prestito ponte per 320 milioni di euro.