Attacchi delle forze israeliane nel sud del Libano

Con la risposta militare del Pakistan a Teheran nel sudest dell’Iran, crescono i timori per un’escalation nella regione. Da alcuni giorni l’Iran sta attaccando quelle che definisce “minacce” in Iraq, Siria e, ultimo in ordine di tempo appunto, in Pakistan. Islamabad aveva però a sua volta minacciato ritorsioni, che non si sono fatte attendere con interventi ai danni di militanti anti-pakistani. Almeno nove persone – e tra loro quattro bambini e tre donne, riferiscono i media locali – sono rimaste uccise a causa dei raid di stamattina sulla città iraniana di Saravan. Nelle tensioni tra Islamabad e Teheran si colloca anche la Cina, che, attraverso la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, ha fatto sapere di essere pronta «a svolgere un ruolo di mediazione» tra i due paesi. Il conflitto tra Israele e Hamas, quindi, sembra avere aperto altri scenari di guerra. Alcuni fin da subito, come nel sud del Libano. Dove Israele continua ad attaccare le postazioni di Hezbollah in risposta al lancio di razzi dell’organizzazione libanese. Nello specifico le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel, hanno affermato di avere condotto delle operazioni nella zona di Odaisseh, con l’obiettivo di sventare possibili attacchi di Hezbollah contro il nord Israele. Forze statunitensi e britanniche, infine, hanno nuovamente preso di mira obiettivi nello Yemen in risposta agli attacchi alle navi che transitano nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi.