Conferme e novità sulla misura che rafforza il potere d’acquisto dei dipendenti

L’Inps, con la circolare 11/2024, chiarisce le modalità di fruizione del taglio del cuneo contributivo, alla luce delle misure contenute all’interno della legge di bilancio. Come noto, il taglio del cuneo contributivo, che contribuisce al rafforzamento del potere d’acquisto degli stipendi, è vigente dal 2022, ma è stato sensibilmente potenziato a partire dal luglio scorso. I parametri per fruire del beneficio sono gli stessi anche per quest’anno: riduzione del 7% con stipendio mensile non superiore a 1.923 euro; del 6% per gli importi superiori a questa soglia, ma non a 2.692 euro, sempre al lordo. La verifica da parte del datore di lavoro sulle soglie andrà fatta mensilmente. L’Inps chiarisce cosa succede quando lo stesso dipendente è assunto da due diversi datori di lavoro o quando è titolare di due contratti di lavoro a tempo parziale con lo stesso datore di lavoro. Il dipendente ha diritto al taglio del cuneo contributivo su ogni singolo contratto, ferme naturalmente le soglie indicate sopra. Nella stessa circolare, l’Inps fa anche un focus sul taglio del cuneo in favore delle mamme con almeno due (il più piccolo minore di dieci anni) o tre figli (almeno un minore). Il datore di lavoro applica questa seconda tipologia di esonero contributivo, essendo più vantaggiosa dell’altra, in quanto prevede un taglio totale con tetto di 3mila euro, fino a quando permangono i requisiti richiesti.