Forte distanza sul diritto di interpello, ma confronto necessario per tutte le sigle
Prosegue l’iter di approvazione del disegno di legge governativo in materia di lavoro. Nella giornata di ieri, sono stati auditi in commissione Lavoro della Camera i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno così avuto modo di esprimere il loro parere sul provvedimento. L’unico vero punto di contatto fra le quattro sigle è nell’osservazione che è necessario mettere in campo qualche intervento in più su diversi aspetti, il tutto attraverso un confronto fra le parti sociali, il governo e il Parlamento nella successiva fase della definizione delle norme. Per il resto, il giudizio delle quattro sigle sui vari passaggi è apparso spesso distante, come, ad esempio, per quanto attiene alla possibilità di estendere la platea dei soggetti che possono presentare, ai sensi dell’articolo 12 del decreto 81/2008, interpelli in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro alla competente commissione. Cgil, Cisl e Uil sono contrari ad una estensione della platea; non così l’Ugl che, vista la materia, ha chiesto di non limitare questa possibilità. Divergenze anche nel giudizio sulle Agenzie per il lavoro. L’Ugl ha pure chiesto di rivedere e uniformare la normativa sugli ammortizzatori sociali, partendo da alcuni settori oggi penalizzati, come la pesca, e di integrare il disegno di legge con le norme in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione sulla partecipazione dei lavoratori.