«L’aumento di richieste al 1522, di sostegno e di aiuto» non è riconducibile esclusivamente alle donne, vittime di violenza, «ma anche da familiari preoccupati dalle relazioni delle loro figlie»

A dicembre il 1522 – il numero nazionale anti-violenza e anti-stalking – è stato contattato 13mila volte, pari a circa il triplo dei contatti contati a ottobre. Lo ha riferito la presidenza di Differenza Donna, Elisa Ercoli, osservando, nel corso di un’audizione alla Commissione Femminicidio alla Camera dei deputati, che «bisogna promuovere questo numero tutto l’anno e non soltanto il 25 novembre», quando si celebra la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Di recente, si sta registrando «un cambio di mentalità». Ercoli ha aggiunto infatti che «l’aumento di richieste al 1522, di sostegno e di aiuto» non è riconducibile esclusivamente alle donne, vittime di violenza, «ma anche da familiari preoccupati dalle relazioni delle loro figlie, soprattutto dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin», la giovane, di 22 anni, uccisa dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, l’11 novembre 2023. «Siamo però preoccupati per i tempi di accesso ai fondi antiviolenza, seppure in aumento. Devono essere garantiti tempi e spazi alle vittime, come le case-rifugio. Per proteggere le donne abbiamo bisogno che al rete di sostegno sia davvero diffusa e che gli ambiti giudiziari abbiano bisogno di una magistratura dedicata», ha proseguito Ercoli. Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 ore su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Per avere aiuto o anche solo un consiglio chiama il 1522 (il numero è gratuito anche dai cellulari).