«Il dibattito fa parte della politica, ma sono molto ottimista»

Il 2024 si preannuncia un anno ricco di appuntamenti. «Sarà impegnativo per tutti», ha ammesso, non a caso, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo nel corso della conferenza stampa di fine anno che, per motivi di salute, è stata poi posticipata al 4 gennaio.
In programma ci sono diversi appuntamenti elettorali: le Europee, ma anche alcune Regionali – si vota in cinque regioni (Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria), per inciso –, migliaia di amministrative (saranno chiamati alle urne gli aventi diritto di oltre 3.700 comuni, inclusi 27 capoluoghi di provincia e di regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia, Potenza). In alcuni casi, il tempo stringe, sebbene il calendario non è stato ancora definito – ad oggi, soltanto la Sardegna ha fissato la data (il 25 febbraio) mentre l’Abruzzo sta considerando il 10 marzo – e i partiti sono al lavoro. Nel centrodestra, c’è ottimismo in questo senso. «Sono sicuro che il centrodestra non solo troverà un accordo ma vincerà in tutte queste regioni che andranno al voto in questi mesi», ha detto il leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, replicando ad una domanda durante la conferenza stampa nella sede del partito. «È ovvio che prima c’è sempre il dibattito, fa parte della politica, si vivacizza il confronto. Abbiamo sempre dimostrato di saper andare uniti. Io sono molto ottimista sull’accordo», ha proseguito riguardo le divisioni nel centrodestra sui nomi da candidare.