Kuleba chiede agli alleati sistemi di difesa e missili

Già nelle prime ore di oggi, le autorità ucraine hanno avvertito di un massiccio attacco russo, con missili sulla capitale Kiev e in altre città e inviti alla popolazione a trovare riparo. In realtà il trend degli attacchi da parte delle forze russe si è molto intensificato negli ultimi giorni, anche a causa delle recenti iniziative ucraine (l’ultima il contrattacco a Belgorod). «Lo stato terrorista – è il commento del ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, su X – sta deliberatamente prendendo di mira le infrastrutture critiche e le aree residenziali, dimostrando che la Russia non fermerà la sua aggressione finché non la fermeremo». Il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha chiesto agli alleati sistemi di difesa aerea e missili. La situazione rimane gravemente compromessa. Nelle scorse ore il presidente russo, Vladimir Putin, in visita a un ospedale militare, ha annunciato l’intenzione di intensificare, appunto, le operazioni militari in Ucraina. Il presidente russo ha però anche detto che Mosca vuole porre fine alla guerra, ma alle sue condizioni. Una posizione che non induce a confidare in una soluzione politica del conflitto in tempi brevi. «L’iniziativa strategica al fronte è nelle mani delle forze armate della Federazione russa e il nemico viene gradualmente spazzato via», è inoltre il pensiero espresso da Putin. Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista all’Economist ha spiegato che Crimea e Mar Nero potrebbero diventare i principali teatri del conflitto. Zelensky, pur ammettendo le difficoltà incontrate nel 2023 (non è la prima volta: in precedenza aveva riconosciuto che la controffensiva non aveva portato i successi sperati), ha comunque esortato la comunità internazionale a sostenere la causa ucraina.