Al via la prossima settimana. La Camera ripartirà il 9 gennaio con il piano Mattei. Poi Ucraina, migranti, autonomia differenziata, Milleproroghe e gli altri dossier

Ancora alcuni giorni di pausa e dalla prossima settimana deputati e senatori riprenderanno le attività. Dopo il via libera alla manovra a fine 2023, la Camera ripartirà il 9 gennaio con il piano Mattei, che ha già ottenuto l’ok del Senato, al primo punto dell’ordine del giorno della seduta. Sullo sfondo sono tante le questioni sul tavolo, a partire dal decreto Milleproroghe (approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri) e dalla questione legata agli aiuti da destinare all’Ucraina (dove il M5s è contrario all’invio di armi) e le relative comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale sarà in Aula alla Camera e poi al Senato il 10 gennaio. Ma anche l’autonomia differenziata – che approderà al Senato a metà mese – e l’accordo con l’Albania sui migranti (atteso per fine gennaio in Aula a Montecitorio), senza dimenticare il decreto Superbonus che avvierà l’iter sempre alla Camera, dopo l’intesa raggiunta nell’ultimo Cdm. Dopo il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – messaggio che ha trovato il plauso bipartisan delle forze politiche –, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto con il capo dello Stato un colloquio in cui ha espresso «piena condivisione sulla necessità di sostenere l’occupazione, retribuzioni adeguate e garantire sicurezza sul posto di lavoro e una sanità pubblica efficiente». Dopodomani Meloni terrà la conferenza stampa di fine 2023, slittata nelle scorse settimane a causa di alcuni problemi di salute. Sarà l’occasione per fare il punto sulle sfide che attendono il governo nel 2024, anche alla luce dell’avvio della presidenza di turno del G7. Tra i grandi temi in agenda anche quello dell’intelligenza artificiale, su cui proprio Mattarella si è concentrato nelle scorse ore nel messaggio inviato al Papa in occasione della giornata mondiale della pace, osservando che «sarà affrontato con molta attenzione» anche nella sede, appunto, del G7. Intanto il presidente della Repubblica ha promulgato il 30 dicembre la legge annuale per il mercato e la concorrenza, ma ha inviato oggi, martedì 2 gennaio, al presidente del Senato Ignazio La Russa, al presidente della Camera Lorenzo Fontana e al presidente del Consiglio Meloni una lettera in cui si sottolineano «i profili di contrasto con il diritto europeo», aggiungendo che sono «indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di governo e Parlamento».