Fra equilibri e incertezze, in attesa del nuovo anno
di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Come ogni fine anno, l’ultimo numero del quotidiano dell’Ugl è un compendio del periodo che si conclude. Una sintesi realizzata scegliendo dodici editoriali del 2023, uno per ogni mese. Per delineare un filo conduttore e descrivere cosa ha caratterizzato l’anno che ci stiamo lasciando alle spalle, dal punto di vista del nostro sindacato. Stavolta l’immagine che rappresenta meglio questi mesi è quella di una bilancia, oscillante fra equilibri ed incertezze. Per il nostro Paese il 2023 è stato, infatti, un anno all’insegna dell’equilibrio, con il consolidamento del governo Meloni, saldamente in carica, votato ed apprezzato dalla maggioranza dei cittadini e capace di costruirsi attorno un’autorevolezza riconosciuta anche a livello internazionale. Ma, nel mondo, il 2023 è stato segnato da profonde incertezze. La guerra in Ucraina ancora in corso e poi il conflitto tra Israele e Hamas hanno destabilizzato lo scenario geopolitico. E di conseguenza l’economia, alle prese con la crisi energetica e con l’inflazione, e con le conseguenti discutibili scelte della Bce. Problemi che, naturalmente, hanno avuto importanti ripercussioni anche sull’Italia e sulle scelte dell’Esecutivo, costretto a trovare una quadra tra la necessità di sostenere la ripresa economica e sociale da un lato e tenere i conti in ordine dall’altro. Poi, tra i temi più scottanti, l’incremento delle migrazioni irregolari, la questione dell’intelligenza artificiale, la lotta alla violenza contro le donne. L’Ugl in questo scenario complesso ha cercato di fare la propria parte, partecipando al dibattito pubblico con spirito critico ma costruttivo, portando avanti le proprie battaglie, da quella per la salute e sicurezza sul lavoro all’obiettivo sempre centrale della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Ed ora siamo pronti ad affrontare il 2024!