di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Promuovere una maggiore cultura della sicurezza presso le imprese, sostenendo progetti di prevenzione e miglioramento delle condizioni di lavoro, questo l’obiettivo dell’Inail che per il prossimo anno raddoppierà gli investimenti in salute e sicurezza, dagli attuali 800 milioni circa ad oltre 1,5 miliardi di euro. Un aumento possibile, per la prima volta, grazie ai notevoli avanzi di gestione, come attestato nel bilancio di previsione dell’Istituto . Le entrate dell’Inail superano i 12,4 miliardi di euro, con un differenziale previsto tra entrate e uscite di oltre 2,3 miliardi nel 2024. Fondi che saranno destinati in buona parte verso attività finalizzate a promuovere salute e sicurezza sul lavoro. Oggi stila una sintesi delle iniziative previste dall’Inail per il prossimo anno il Sole 24 Ore, che ricorda che ci sarà, innanzitutto, un incremento significativo dei fondi destinati alla formazione, che passeranno da 10 a 50 milioni di euro nel 2024, comprendendo un potenziamento del dialogo con gli enti bilaterali e un ampliamento dei fondi interprofessionali. Poi il Bando Isi per incentivare gli investimenti delle imprese, ovvero il sistema di contributi a fondo perduto per progetti volti a migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, varrà in modo strutturale oltre 500 milioni di euro, con un aumento significativo rispetto ai periodi precedenti: nell’anno passato i fondi stanziati corrispondevano a circa 330 milioni. Aumenteranno, inoltre, i “premi” per le aziende virtuose, con fondi pari a 200 milioni di euro per la riduzione del premio assicurativo per chi investe in prevenzione ed uno stanziamento di 800 milioni di euro, precedentemente erano 400, per il sistema di bonus/malus, ovvero il beneficio per le aziende che riducono il numero di infortuni e malattie professionali. Un’altra novità interessante riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro, sia per accelerare l’istruttoria, che per l’acquisto di macchinari. Concretezza, quindi, ed investimenti consistenti per affrontare un problema importante come quello degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali. Nei primi dieci mesi dell’anno che sta per concludersi, ricorda sempre il Sole 24 Ore, le denunce di infortunio sul lavoro sono state 489mila, 868 i casi mortali tra gennaio ed ottobre. Numeri in calo rispetto al 2022, (-17,8% gli infortuni, -4,5% i decessi), ma ancora, purtroppo, troppo alti. 60mila, invece, le patologie di origine professionale denunciate, in significativo aumento, del 20,9%, rispetto all’anno scorso. C’è bisogno, quindi, di intervenire con azioni concrete e quelle dell’Inail sembrano procedere nella direzione giusta. Affinché nel 2024 la conta dei numeri, di infortuni, malattie e decessi, possa finalmente ridursi in modo drastico.