Gli indici si sono attestati rispettivamente a 107,2 e 106,7 punti

Dopo quattro mesi di riduzione, a dicembre il clima di fiducia delle imprese è tornato a crescere, raggiungendo i 107,2 punti dai 103,5 del mese precedente. È quanto stima l’Istituto nazionale di statistica nell’ultima analisi. Secondo l’indagine, a migliorare è la fiducia di tutti i comparti osservati, ad eccezione della manifattura che riporta una sostanziale stabilità dei giudizi sugli ordini e sulle scorte di prodotti finiti e un deciso peggioramento delle attese riguardanti la produzione. In forte aumento la fiducia nel settore dei servizi di mercato, saluta di quasi dieci punti (da 96,7 a 106,4), trainata da giudizi sugli ordini e andamento degli affari. Bene anche il commercio al dettaglio, il cui indice è passato da 161,3 a 162,9 – sintesi del miglioramento registrato dai giudizi sulle vendite, mentre le relative attese sono in diminuzione – e le costruzioni. La fiducia del settore edilizio è passata da 107,5 a 107,8 punti. In questo caso la crescita è stata diffusa in tutte le componenti. Anche per quanto riguarda i consumatori, il miglioramento è stato piuttosto generalizzato: «Il clima economico e quello futuro – spiega l’stat – registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 111,0 a 118,6 e il secondo da 109,3 a 113,5); il clima corrente aumenta da 99,8 a 102,2 e il clima personale sale da 101,2 a 102,8». In miglioramento i giudizi e le attese sulla situazione economica dell’Italia, come anche i giudizi e le attese sulla situazione economica della propria famiglia, ma peggiora lievemente l’indice relativo alle opportunità attuali di risparmio.