Il programma ha garantito l’accesso ai vaccini contro il Covid-19 ai Paesi a basso reddito, salvando, secondo le stime, almeno 2,7 milioni di persone

Lanciato nel 2020, nel pieno della pandemia, Covax, il programma che ha garantito l’accesso ai vaccini contro il Covid-19 ai Paesi basso reddito, verrà chiuso il 31 dicembre. «Anche se Covax non è stato in grado di superare completamente la tragica disuguaglianza vaccinale che ha caratterizzato la risposta globale alla pandemia, ha dato un contributo significativo all’alleviare la sofferenza causata dal Covid-19 nel Sud del mondo», ha scritto l’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità, in un comunicato stampa. Dal 2020 ad oggi Covax ha distribuito circa due miliardi di vaccini, pari al 74% di tutte le dosi che sono state distribuite nei Paesi a basso reddito, offrendo un contributo fondamentale: secondo le stime, con Covax, sono state salvate almeno 2,7 milioni di vite. «Sapevamo che le forze del mercato, da sole, non avrebbero fornito un accesso equo ai vaccini e ad altri strumenti», ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, osservando che «la creazione di ACT-A e Covax ha dato a milioni di persone in tutto il mondo l’accesso a vaccini, test, trattamenti e altri strumenti che altrimenti si sarebbero persi. Covax ci ha insegnato lezioni preziose che ci aiuteranno a essere meglio preparati per le future epidemie e pandemie». I Paesi in difficoltà, che avranno bisogno di vaccini contro il Covid-19, potranno continuare a ottenerli attraverso “Gavi – the Vaccine Alliance” che, insieme all’Oms, all’Unicef e alla Cepi, la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, è stata una dei partner del progetto.