Visita di Lloyd Austin: incontri con Netanyahu e Gallant

Mentre avanza la guerra in Medio Oriente tra le forze israeliane e Hamas, lasciando strascichi pesanti sulla popolazione civile, proseguono anche le pressioni della comunità internazionale allo scopo di allentare la guerra. In questo senso, da giorni gli Stati Uniti stanno suggerendo a Israele un conflitto con obiettivi mirati, volti cioè a colpire direttamente la leadership di Hamas, nel tentativo di facilitare la messa in sicurezza dei civili. Con ogni probabilità, sarà il tema al centro della tappa in Israele del segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin. La missione, che segue di alcuni giorni quella del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, sarà comunque estesa al Bahrein e al Qatar, nel quadro di una ricerca di più sponde nella mediazione (in Israele, Austin vedrà il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant). Una posizione, quella statunitense che si colloca pur sempre nell’ambito di un’alleanza che resta granitica, che potrebbe fare il paio con quella europea, di recente più orientata a ventilare l’ipotesi di arrivare, nonostante le convinzioni israeliane vadano in tutt’altra direzione, ad un cessate il fuoco. Nelle scorse ore, infatti, la richiesta è arrivata dalla ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, che a Tel Aviv ha incontrato il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen. Anche Germania e Regno Unito hanno negli ultimi giorni proposto l’idea di un cessate il fuoco, sebbene a determinate condizioni, mentre la Francia si è espressa per un termine immediato e duraturo.