La conferenza stampa di fine anno del presidente russo

La pace con l’Ucraina? «Ci sarà quando la Russia raggiungerà i suoi obiettivi nell’operazione militare speciale, gli obiettivi rimangono invariati». Parola di Vladimir Putin che della questione ha parlato subito all’inizio della conferenza stampa di fine anno, nel format che prevede anche le risposte alle domande dei cittadini. A quali obiettivi si riferisce il presidente russo? «Rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza ai confini, i diritti e le libertà dei cittadini». «Senza difendere la sua sovranità la Russia non può esistere», ha aggiunto Putin, il quale ha poi minimizzato la controffensiva delle forze ucraine. In definitiva, dunque, non sembrano esserci spiragli per una fine, più o meno immediata, della guerra in Ucraina, nonostante timide aperture in questo senso erano sopraggiunte nelle ultime settimane, evidentemente relative più alla propaganda di Mosca che non ad una reale volontà, che rimane subordinata alla resa di Kiev. In questi giorni il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha viaggiato molto in cerca del sostegno internazionale, che di recente qua e là è sembrato vacillare, come negli Stati Uniti, soprattutto per ragioni politiche interne. Verso Washington, intanto, Putin ha mostrato un ramoscello d’ulivo: «Gli Stati Uniti sono un paese importante e necessario», per cui la Russia – ha quindi affermato – è «pronta a ristabilire relazioni», anche se al momento «non ci sono ancora le condizioni fondamentali». Per quanto riguarda l’economia, il presidente russo ha dichiarato di aspettarsi progressi nonostante le sanzioni. A Putin è arrivata la risposta indiretta del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il quale oggi ha incontrato il premier slovacco, Robert Fico: «L’interruzione dell’assistenza militare a Kiev prolungherebbe la guerra, non le porrebbe fine. Se Putin vince in Ucraina, c’è il rischio concreto che la sua aggressione non finisca lì».