Intervenendo in Senato in vista del Consiglio europeo, il premier ha assicurato che ogni decisione sarà presa per garantire «ciò che è meglio per l’Italia»

Sul Patto di Stabilità «non escludo nessuna delle scelte». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in Senato, in occasioni delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo – a proposito: la risoluzione di maggioranza è stata approvata (104 sì, 61 no, 13 astenuti) –, commentando un eventuale veto dell’Italia al Patto di Stabilità. La decisione sarà comunque presa tenendo in considerazione soltanto «ciò che è meglio per l’Italia», ha assicurato il premier: «Credo che si debba fare una valutazione su ciò che è meglio per l’Italia, sapendo che se non si trova un accordo, noi torniamo ai precedenti parametri», ha osservato, promettendo il massimo impegno: «Io farà tutto quello che posso». Le trattative sulla riforma del Patto di Stabilità sono tra i dossier più importanti del momento, tra i quali figura anche il Mes, al centro di uno scontro politico piuttosto intenso, tra scambio di accuse reciproche. Nell’Aula di palazzo Madama, Meloni ne ha lanciate alcune al Movimento 5 stelle, denunciandone l’incoerenza: «Il governo Conte alla chetichella ha dato l’assenso al Mes», ha osservato il premier, mostrando ai senatori il fax inviato all’allora rappresentante Massari da Luigi Di Maio in cui lo autorizzava a siglare il Mes, «il giorno dopo le dimissioni del governo Conte, quando era in carica solo per gli affari correnti».