di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL

Mantenere un dialogo costruttivo con chi ha opinioni diverse è fondamentale per mantenere vivo uno spirito di coesione sociale che abbracci l’intera comunità nazionale e non la divida in fazioni in eterna lotta fra loro. Sulla base della premessa che la diversità di pensiero arricchisce tutti ed il dialogo aiuta ad individuare i punti di convergenza e ad avere una visione più completa e sfaccettata delle questioni politiche, economiche e sociali, per trovare di conseguenza soluzioni più efficaci ai problemi del Paese. Quando la voce di ciascuna parte politica ha valore, il dialogo costante crea uno spazio in cui le idee possono essere esposte, analizzate e discusse senza ricorrere a polarizzazioni dannose. Eppure in Italia è ancora troppo diffuso il pregiudizio in base al quale una parte politica, ovvero la destra, non ha lo stesso valore e la stessa legittimità dell’altra, ossia la sinistra. Un pregiudizio duro a morire, che nasce da quando nel Paese è nato il bipolarismo, con la fine della cosiddetta “Prima Repubblica” nella quale il Paese era governato ininterrottamente dalla Dc, partito allora considerato di “centro”, dato che la parola destra nel dopoguerra era una sorta di tabù ed il Msi escluso dall’arco costituzionale, ma che ora sarebbe identificato come di centrodestra, se non di destra pura data la sua visione del sociale e della famiglia. La sinistra non ha mai accettato pienamente il bipolarismo e l’alternanza, convinta che dopo la fine della Dc sarebbe stato il suo turno, che avrebbe preso le redini del Paese, ma così non è stato dato il diverso volere di buona parte dei cittadini. Un esempio palese di questo rifiuto a legittimare l’altro come avversario nel gioco democratico e non come nemico “ontologico” si manifesta in questi giorni nella scelta di tanti esponenti di sinistra, dalla leader del Pd Elly Schlein in giù, di non partecipare, seppure invitati, alla kermesse di Fratelli d’Italia, Atreju. Non un raduno di estremisti, ma del principale partito di maggioranza da cui proviene il Premier Meloni. Paradossalmente (o forse no) quando FdI era un piccolo partito di opposizione c’era un minor pregiudizio da parte dei dem. Un atteggiamento, quindi, non solo di ostilità verso l’altra parte politica, ma, e forse questa è la parte peggiore, di rifiuto a comprendere le visioni e le ragioni di tanti italiani, un rifiuto a confrontarsi con quella che è, piaccia o meno, una realtà numericamente significativa nella nostra società, tanto da rappresentarne la maggioranza. Di tutt’altro avviso il magnate della tecnologia Elon Musk, annunciato oggi come ospite di primo piano della prossima edizione di Atreju, non un esponente di destra, ma un imprenditore dalle idee piuttosto libere, un outsider attento alle novità, interessato a conoscere il mondo per comprenderlo, piuttosto che a recintare idee, analisi ed esperienze negli steccati della propria zona di comfort nel tentativo di ignorare la realtà quando non di proprio gradimento. Da una parte il passato, dall’altra il futuro.